Cortometraggio digitale e formazione aziendale

"Non ho mai messo piede in una scuola di cinema. E non avevo
mai messo piede su un set prima di girare 'Quarto potere'.
Senza dubbio sono stato toccato dalla grazia di una totale
ignoranza. Ho imparato tutto quel c'era da sapere in tre ore,
non perchè sia particolarmente intelligente, ma
perchè il cinema è semplice! Voi di certo
avrete passato troppo tempo a guardare film. Non chiudetevi
troppo nell'universo cinematografico, come fosse una scatola
d'aringhe." ( cit. Orson Welles)
Dai fratelli Lumière alle tecniche digitali
Il cortometraggio> (o corto nella forma abbreviata, short in inglese) è un film più breve del normale: mentre un film dura come minimo 75 minuti, il corto, in genere, ne dura massimo 30, (con una media generica tra gli 8 e i 15 minuti ) fino ad arrivare agli 'ultracorti' della durata massima di 3 minuti (ma ce ne sono anche da 1). Si può però tranquillamente affermare che la sua nascita coincida esattamente con la nascita del cinema.Tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, gli stessi film prodotti dai fratelli Lumière e altri registi dell'epoca erano dei cortometraggi sia per esigenze artistiche delle storie sia, soprattutto, per esigenze tecniche. Fino al 1913 la produzione artistica cinematografica non superava i 15 minuti. Uno tra le più importanti di queste storie brevi è il Vagabondo di Charlie Chaplin, del 1916, la cui struttura richiamava la narrativa ricorrente: un imprevisto o un incidente creano una situazione spiacevole, o una serie di difficoltà, dalla quale il protagonsita deve cercare di uscire, confrontandosi nel frattempo con protagonisti secondari.
Con l'avvento del digitale, anche l'industria cinematografica si è adeguata alla tecnologia: il processo di acquisizione delle immagini in movimento non avviene più tramite l'impressione di una pellicola cinematografica, bensì come flusso di dati puramente numerici. La registrazione delle immagini inizia così ad avvenire prima su nastro magnetico e successivamente su altri supporti, ma tutti comunque in grado di registrare dati sotto forma di zeri e uno. Una data importante per il riconoscimento ufficiale della cinematografia digitale è il 2009, quando The Millionaire è diventato il primo film girato prevalentemente in digitale ad essere insignito del premio Oscar alla Migliore Fotografia.
Dalla fine del 2010, la gran parte dei film destinati alle sale cinematografiche sono prodotti in parte o totalmente con strumenti non analogici.
La semplificazione di tempi e costi di realizzazione ha dato il via alla proliferazione di produzioni cinematografiche in formato digitale; il cortometraggio è diventato il modo più diretto per fare cinema, soprattutto in regime di autoproduzione e con poche risorse umane ed economiche coinvolte, tant'è vero che questi ultimi decenni hanno visto il moltiplicarsi di festival e concorsi, liberi o a tema, dedicati a questa categoria cinematografica. Persino nell'ambito delle campagne di comunicazione commerciale e sociale il cortometraggio si è guadagnato la fama di ottimo strumento comunicativo. Quando si parla di formazione aziendale e di team building il procedimento di produzione e realizzazione di storie utilizzando lo strumento del cortometraggio digitale è divenuto un riconosciuto e valido strumento per i lavori di gruppo con un risultato raggiungibile nel breve periodo. Da diversi anni, EventiAvanti ha introdotto il 'corto' tra i suoi format di team building, con l'utilizzo delle diverse tecnologie man mano affermatesi nell'ambiente. Gli stessi componenti e collaboratori di EventiAvanti, tra i quali Alessandro Cantarella e Giulio Guerrieri, sono dei videomaker che vantano numerose partecipazioni e svariati premi a concorsi e festival di cortometraggi.
EventiAvanti Team Building "Movie making": realizzazione di un Cortometraggio

Utilizzando la metafora della produzione cinematografica, si affronterà uno stesso tema con idee e modalità differenti, per arrivare ad ottenere prodotti comuni anche se creativamente differenti tra loro.
I partecipanti rivestiranno, singolarmente e in gruppo, i diversi ruoli di una produzione cinematografica: autori, sceneggiatori, registi, attori, operatori video, produzione, stylist, runner, e così via). Questa attività è volta a sviluppare, nei singoli e nel gruppo, la fantasia, le capacità di espressione, di interpretazione, di improvvisazione, nonchè quelle di lavoro in team, ma anche il senso di aggregazione e appartenenza al gruppo per il raggiungimento di un obiettivo comune. Si riuscirà quindi a raggiungere un risultato tangibile e visibile puntando sull'ottimizzazione dei tempi e sul lavoro di squadra.
Questo tipo di attività può essere svolto in differenti location, sia indoor che all'aperto. Il materiale video sarà girato su supporto digitale e, al termine delle riprese, verrĂ acquisito e montato. Le varie fasi dell'attività sono:
- Costituzione dei gruppi
- Brainstorming
- Stesura del soggetto
- Stesura della sceneggiatura
- Ricerca e scelta location, costumi, accessori
- Riprese video
- Montaggio (con supporto tecnico agenzia)
- Proiezione finale
La prima fase delle attività sarà prettamente di preparazione, brainstorming e stesura del soggetto da parte dei partecipanti. Poi si entra nel vivo arrivando al momento delle riprese. Al termine dello shooting, uno o più componenti della squadra proseguirà il lavoro ricoprendo l'incarico di "assistente al montaggio" dando indicazioni al personale tecnico per la sequenza delle scene da montare sino al prodotto finale.
Proiezione
A conclusione dei lavori ci sarà il momento della proiezione durante la quale, oltre alla visione dei filmati realizzati, ci potrebbe essere l'assegnazione dei vari premi (miglior regia, miglior attore e attrice protagonista, miglior sceneggiatura e soggetto).Tutto lo svolgimento del percorso lavorativo dei gruppi potrà essere assistita dalla supervisione di un formatore esperto, per avere poi delle esperienze dirette sulle modalità lavorative di gruppo adottate.
Pubblicato il 05 gennaio 2017